La Cunziria, è l’antico villaggio noto per la lavorazione delle pelli e celebre perchè scenario della Cavalleria Rusticana, essendo stato luogo di incontro tra Turiddu e Lola e il posto in cui si consumò la celebre sfida. Lo spazio è costituito da casupole costruite in pietra locale di colore ferrigno, disposte sulle collinette dove avveniva le varie fasi della lavorazione, dalla pulitura al trattamento all'interno di vasche scavate nella roccia, alcune delle quali poi interrate, ed oggi nuovamente visibili grazie a recenti scavi. Esso rappresenta un esempio di architettura rurale e della cultura agricola dell’epoca. Rimangono i ruderi della chiesetta di Sant’ Egidio, che pare risalire all'epoca romana. Il luogo è di grande di suggestione grazie al suo decentramento all'interno di una vallata aperta con lo sfondo degli altipiani ricoperti da manti di fico d’india e per la novella di Giovanni Verga
Dreamworld Pictures è un'organizzazione che nasce nel 2013 a Vizzini, paese natale di Giovanni Verga. Si occupa di divulgazione culturale, formazione audiovisiva e iniziative in campo sociale e giuridico. La sua attività è prevalentemente orientata alla produzione del Patrimonio Artistico dello Scrittore attraverso il Teatro, il Cinema e gli eventi culturali. Cura il Festival Verghiano, Manifestazione Ufficiale Nazionale, con una storia di 10 anni di Edizioni e il Tour de "Le Verghiane", trasposizione in prosa delle varie novelle rustiche, Tra i progetti, “Capitani Coraggiosi”, un omaggio alla memoria dei Giudici Falcone e Borsellino, e alle vittime della mafia, realizzato nel 2019 a Matera con la partecipazione di 400 persone. Le iniziative sono sostenute da Parlamento Europeo, Unesco, Regione Sicilia, Assemblea Regionale Siciliana, FAI, Ministero della Difesa degli Stati Uniti, Ministero dei Beni Culturali, La Dante, Provincia di Matera, Rai Cultura. Testimonial degli Eventi è l'attrice Maria Grazia Cucinotta.
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ABBANDONO E RINASCITA
Prima del 2013, la Cunziria, si trovava in uno stato di profondo degrado e abbandono. L'area era stata progressivamente dimenticata, diventando un simbolo di degrado urbano. Gli edifici, un tempo fiorenti botteghe e concerie, erano ridotti a ruderi, con tetti crollati, muri crivellati dall'erosione e dalla vegetazione incontrollata che aveva preso il sopravvento sugli spazi una volta dedicati alla lavorazione artigianale. La mancanza di manutenzione e l'assenza di interventi di restauro avevano lasciato il complesso in preda al deterioramento, abusi e nascondiglio di refurtiva, facendo perdere non solo un patrimonio architettonico di valore, ma anche una parte significativa della memoria storica e culturale della comunità di Vizzini. Il disinteresse da parte delle autorità locali e dei cittadini avevano contribuito a questo stato, con conseguenze negative non solo sul piano culturale e storico, ma anche in termini di sicurezza per il territorio circostante, perché il posto poteva fare insorgere epidemie
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L'unico evento nazionale dedicato a Giovanni Verga
La Nativià dentro l' Universo verista
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